#7 Il patriarcato dei ventenni
Le nuove generazioni stanno regredendo rispetto ai diritti e all'equità.
Sarò molto veloce e sintetico in questo numero, come sarò invece digressivo e mi allungherò nei deep-dives. Giusto un paio di spunti di riflessione.
I diritti acquisiti, le conquiste fatte negli ultimi decenni, la sensibilità che sembrava scontata, stanno evaporando: i nuovi teenager sono estremamente patriarcali e conservatori nei rapporti, per lo meno in Italia. Le statistiche fanno rabbrividire, quindi non le citerò, ma si sta tornando molto indietro. Di chi è la colpa? Di tutti. Dei rapper, trapper e influencer, che condividono testi misogini, atteggiamenti da duri de noantri e valori totalmente sballati (tra l’altro fuori tempo massimo, atteggiamenti che altrove erano diffusi negli anni ‘90 e 2000 e poi sono stati spazzati via, fortunatamente, dal #MeeToo e dall’evoluzione woke della società). Dei genitori, assenti e che le danno tutte vinte e hanno paura di educare, di dare il famoso scappellotto quando serve o, al contrario, eccedono in aggressività e violenza, formando dei mostri. Della scuola, che ha paura spesso di correggere ciò che viene trasmesso dai genitori per non trovarseli davanti l’aula con la mazza da baseball. Della società in toto, che sembra promuovere l’arrivismo a ogni costo, la prevaricazione, il rispetto per il proprio ego ma non per gli altri. E della politica che fa provare imbarazzo e ribrezzo molte volte e promuove l’inciucio, la volgarità e un’immagine della donna e dell’uomo estremamente antiquati.
Forse i meno colpevoli sono proprio quei mezzi, i social, che vengono spesso additati come colpevoli da tutti, per scaricabarile: mi dispiace deludervi, ma i social non sono un’entità a sé stante, piuttosto un mero mezzo di comunicazione, che condivide ciò che siamo e come vogliamo apparire. Sono uno specchio di noi stessi e della nostra società; e non si può certo accusare uno specchio di mangiare troppo, se ci vediamo grassi, o no?!
Di seguito condivido alcuni spunti per approfondire l’argomento, ma bisogna invertire la rotta. Un modo, ad esempio, potrebbe essere quello di leggere ai maschi pre-adolescenti e adolescenti
(il libro e la newsletter) che parla proprio a loro. E anche seguendo , che è sempre una bella fonte di ispirazione.Uno degli aspetti terribili è che non sanno cosa sia l’amore: pensano che sia controllo, violenza, gelosia.
La leghista Matone dà la colpa alle mamme:
L’attore Tony Sperandeo ai papà:
Io vi dico che la colpa è di entrambi (ove ci sono entrambi nel nucleo familiare) perché l’educazione si condivide (o almeno si dovrebbe). I genitori devono ricominciare a fare i genitori, invece ne vedo molti che non vedono l’ora di mollare i ragazzini a una festa o da amici, per farsi gli affari propri. Ragazzi, non è obbligatorio fare figli: se dovete farli per poi lasciarli scorrazzare come cani randagi, non li fate proprio, che di stronzi già ce ne stanno troppi, al mondo.
Ad esempio…
Queste condanne dovrebbero essere legge, applicata in tutti questi casi.
Infine, qualche consiglio di lettura QUI.
Ok, è stato rapido ma non indolore, leggendo queste orripilanti news. Tra due settimane vi aspetta un bell’approfondimento che non vedo l’ora di farvi leggere…
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